Nel 1999 la Budweiser, azienda che produce birra, ha creato una campagna pubblicitaria (“Whassup”) di enorme successo
Se vuoi sapere di più sulla campagna di successo creata dall’azienda Budweiser, ed intitolata “Whassup”, puoi ascoltare l’episodio del podcast qui.
Per analizzare per bene la campagna “Wazzup” della Budweiser, andata in onda dal 1999 al 2002, bisogna partire dalla nascita della locuzione inglese “What’s up”.
La nascita della locuzione può essere fatta risalire all’inizio del XIX secolo, quando appare per la prima volta nelle opere di narrativa inglesi. Dal 1800 al 1900 la frase non fa breccia nel lessico comune.
Perché diventi comune dobbiamo aspettare gli anni 40 quando, per colpa di un cartone animato, la frase diventa estremamente popolare.
Il cartone di cui stiamo parlando è Bugs Bunny.
Il suo creatore ha dichiarato che utilizzava spesso questa frase per rivolgersi alle persone che non gli stavano simpatiche, proprio come Bugs Bunny si rivolge alla sua nemesi: il cacciatore Taddeo.
Quindi grazie a Bugs, la locuzione What’s up, entra nel lessico comune.
What’s up viene usato come slang fino alla fine degli anni ‘90 quando arriva in uno degli spot più iconici dell’epoca.
Lo spot ha come protagonista Charles Stone III, un regista di videoclip musicali che qualche anno prima aveva deciso di fare una pausa per girare un cortometraggio: True. Questo cortometraggio racconta due amici che si chiamano al telefono e, non avendo cosa dirsi, chiamano altre persone utilizzando questo rituale: storpiare la locuzione “What’s up”.
Charles gira questo short film con una piccola videocamera e, convinto che quello potesse diventare il suo manifesto all’amicizia, lo spedisce a qualche festival.
In meno di due giorni lo chiamarono alcune delle più grandi case di produzione interessate al concept.
Circa un anno dopo l’agenzia DDB decise di creare uno spot partendo da quel cortometraggio chiamando gli stessi amici ad interpretare loro stessi.
Il cliente era la birra Budweiser che vide nel concetto di fratellanza e di amicizia dei valori perfetti per veicolare il suo prodotto.
Dalla prima messa in onda lo spot è stato un vero e proprio successo.
Il rituale del Wazzup biascicato diventa una vera e propria mania in America e il video della pubblicità diventa uno dei pochi contenuti globalmente virali prima dell’avvento dei social network.
Inutile dire che Charles e i suoi amici sono diventati, di punto in bianco, delle celebrità.
Per Budweiser, invece, l’esposizione è stata globale. È vero forse che il video, diventando virale per lo slang, ha portato ad oscurare il brand, ma la Budweiser ha sempre giocato su questa sua popolarità, creando anche uno spot tematico, nel 2020, a tema quarantena.