Starbucks: caffetteria o banca?

Starbucks, oltre ad essere una caffetteria, è anche una “banca” ed ha un piano per ampliare la propria influenza ben oltre il semplice caffè

Starbucks non è solo una caffetteria mainstream, conosciuta in tutto il mondo (anche se in Italia ha fallito), ma sta diventando anche una banca miliardaria. 

Se vuoi approfondire l’argomento e scoprire tutti i motivi per il quale Starbucks può essere definite una “banca”, puoi ascoltare l’episodio del podcast qui.

Come è possibile?

Starbucks ha un programma fedeltà di enorme successo. Tutto ciò per due motivi principali: 

  1. I clienti di Starbucks sono molto affezionati al brand.
  2. L’espansione del brand nel mondo è talmente capillare che un cliente affezionato riuscirà a trovare un punto vendita ovunque.

Inoltre, con l’avvento degli smartphone Starbucks ha creato un’app nella quale i suoi clienti depositano denaro che può essere utilizzato per comprare prodotti all’interno dei negozi, senza aver bisogno né di soldi né di carte di credito. 

Per incentivare l’utilizzo dell’app e quindi del deposito di soldi all’interno di essa, Starbucks regala il doppio dei punti fedeltà a chiunque utilizzi l’app per pagare. 

Punti fedeltà che possono essere convertiti in prodotti Starbucks, ovviamente. 

Dati questi vantaggi l’app è diventata estremamente popolare tra i milioni di clienti Starbucks che hanno iniziato a riversare ingenti quantità di soldi nell’app, sapendo che prima o poi li avrebbero utilizzati. 

Inoltre le gift card diventano un regalo comune tra colleghi e amici

 

I risultati di Starbucks

Questo meccanismo ha portato nelle casse di Starbucks la bellezza di 1,6 miliardi di dollari nell’ultimo anno, e solo negli Stati Uniti. Cifra che è molto più alta di quella che possono vantare la maggior parte delle banche del paese. 

Sì, è vero, quei soldi rappresentano del caffè che i clienti hanno comprato in anticipo, ma finché non riscuotono la loro bevanda i soldi sono a completa disposizione di Starbucks che può usarli come vuole. 

È come se Starbucks avesse ricevuto un prestito di 1,6 miliardi senza vincoli particolari e senza tassi di interessi. 

Come se non bastasse uno studio ha evidenziato come una parte di tutto questo denaro venga letteralmente dimenticata dagli utenti: circa il 10% del totale! 

Questo vuol dire che, nella sola America, Starbucks ha ricevuto in dono dai suoi stessi clienti 150 milioni di dollari in un solo anno. 

Ragionando in quest’ottica Starbucks potrebbe benissimo realizzare una sua moneta da utilizzare negli store (e non solo).

Chissà quali sono le strategie del gigante del caffè… Riuscirà a conquistare anche il mondo finanziario? 

 

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